Non è stato organizzato nessun Casting dal costo di 5000 euro. Ci verrebbe da chiedere ai signori che hanno messo in giro questa voce in cosa sarebbero stati investiti questi 5000 euro secondo loro, perché riesce persino difficile immaginare di spendere una cifra simile per una singola iniziativa.
Il Comune di Monfalcone non ha stanziato alcun fondo per questa iniziativa.L'azione del Casting (non l'intero progetto) è stato inserito all'interno del piano di Coesione Sociale del Comune, attraverso la partecipazione ad un bando (pubblico, visibile dal portale del Comune). Il bando, aperto a qualunque soggetto abbia i criteri richiesti per partecipare, sostiene iniziative svolte in via Sant'Ambrogio. Per il Casting sono stati messi a disposizione l'occupazione del suolo pubblico, l'allacciamento alla corrente elettrica, 15 sedie, 2 pedane e 3 tavoli.
Il progetto Bisiacaria Antirazzis ta è stato finanziato dalla Provincia di Gorizia all'interno del Piano Territoriale per l'Immigrazione, tramite bando pubblico. Per chi non ne fosse a conoscenza, precisiamo che questi fondi non possono essere destinati ad altro uso che non ad attività di integrazione: è evidente che non tolgono niente a nessuno.
Il progetto è promosso dall'associazione di promozione sociale Tenda per la Pace e i Diritti in collaborazione con il Comune di Staranzano e l'associazione culturale Benkadì e non si basa su un “casting”. Non si capisce come (anche volendolo) avremmo potuto vincere un finanziamento nell’ambito del Piano Territoriale per l’Immigrazione presentando un’unica iniziativa. Il Casting rientra in una campagna di comunicazione che valorizza il multiculturalismo e le identità plurime. Inoltre, il progetto prevede la proiezione del film documentario “EU 013 - l'ultima frontiera” presso il Kinemax di Monfalcone con la presenza di una dei due registi, una conferenza pubblica su Cantiere e immigrazione con Gabriele Polo, una sull'accoglienza dei profughi ed infine un lavoro sulle attività di intercultura nelle scuole del monfalconese.
Non è stato mai scritto che il Casting fosse aperto “solo” agli stranieri. Questa è forse la parte più assurda di questa polemica creata ad arte: come si può pensare che un progetto che mira a rilanciare il valore positivo del multiculturalismo si proponga in maniera così goffa di creare ulteriori divisioni nel territorio “escludendo” volutamente qualcuno? Il volantino si rivolgeva a chi non è nato in regione o nel nostro paese, ma l'evento è stato pubblicizzato a mezzo stampa e via web invitando tutta la cittadinanza a quella che fin dall'inizio abbiamo definito una festa, e infatti chiunque lo volesse si e’ fatto fotografare.
Il progetto sarebbe offensivo perché getterebbe discredito su tutta la Bisiacaria, bollata inequivocabilmente come razzista. Non si è mai visto nessuno reagire stizzito ad una campagna antinquinamento perché sentitosi automaticamente accusato di essere un inquinatore. Se si legge partendo da una posizione scevra da pregiudizi lo slogan è chiaro, la campagna non punta il dito contro nessuno, vuole anzi rafforzare ed esaltare l’antirazzismo della Bisiacari a, terra che da sempre (si vedano i riferimenti storici ed etimologici certo noti agli indigeni) si è dimostrata accogliente, se pur con difficoltà.
Infine informiamo che nonostante la disinformazione e la manipolazione esplicita operata da quei soggetti che si presentano come promotori di una “rinascita” del territorio, la giornata è stata positiva e per noi molto produttiva. Chi dice il contrario avrebbe potuto avvicinarsi e chiedere delucidazioni sul progetto invece di autoescludersi per poi gridare alla segregazione. Abbiamo fotografato esattamente settanta persone e molte altre si sono fermate a parlare con noi.
È triste riscontrare che molte persone sono state ingiustamente manipolate dalla diffusione di informazioni false e tendenziose al solo scopo di alimentare un clima di insoddisfazione e rabbia già di per se saturo, respingiamo al mittente questo uso strumentale del nostro operato.
Rinnoviamo quindi il nostro invito a informarsi meglio, prima di usare la nostra associazione per il tiro al bersaglio, perché anche se il nostro impegno è basato sul lavoro volontario, troveremo sempre il tempo per rispondere alle falsità, e questo non andrà a beneficio dell’immagine pubblica di chi le ha prodotte.
Staranzano, 15.09.2014
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