Film documentario 62', Italia 2013
Di Alessio Genovese (regia) e Raffaella Cosentino
Di Alessio Genovese (regia) e Raffaella Cosentino
Come conseguenza dell'abbattimento delle frontiere interne all'area Schengen,l'Italia, come altri paesi europei, ha introdotto nel proprio ordinamentola possibilità di trattenere gli stranieri irregolari con lo scopodi identificarli e di espellerli. 8 mila persone ogni anno vengono rinchiuse nei C.i.e. italiani fino a 18 mesi. Tra loro anche molti figli di immigrati nati e cresciuti in Italia. I Centri di Identificazione ed Espulsione (C.i.e.) non sono carceri e i "trattenuti" vengono chiamati "ospiti". La detenzione è amministrativa, non è stabilita con un processo perché non è stato commesso alcun reato. I Centri costano per la collettività almeno 55 milioni l'anno, ma solo la metà dei trattenuti viene effettivamente rimpatriata.
Per la prima volta in Italia, il Ministero dell'Interno ha autorizzato una troupe cinematografica, guidata dai giornalisti Alessio Genovese e Raffaella Cosentino, all'ingresso per alcuni giorni in queste strutture. Il muro di silenzio che circonda i C.i.e. e chi vi è rinchiuso si è aperto, in via del tutto eccezionale, al nostro breve passaggio per poi richiudersi nell'indifferenza di tutti i giorni.
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