Nell'estate del 2013 la foto scattata ad una mamma e un papà, di origine bengalese, che fanno fare al loro bambino i bisogni dentro ad un tombino di Monfalcone, scatena una bagarre che dai social network passa alla carta stampata, con una pesante deriva razzista e xenofoba. La foto viene accompagnata da frasi come: “Ecco un esempio di “cultura” della quale i nuovi arrivati ci rendono partecipi", "...è questo che gli immigrati intendono per jus soli" o come quelle ben più gravi che inneggiano alla caccia all'immigrato per ripulire le città.
Di recente alcuni bar hanno chiuso in centro città, la vox populi assegna la responsabilità non alla crisi economica, ma al “ghetto” creato dagli immigrati che hanno dequalificato la zona centro. Già a fine estate sono iniziate delle assemblee antirazziste tra soggetti diversi, riunioni alle quali Tenda per la Pace e i Diritti ha partecipato, proponendo e facendo crescere l'idea della Campagna Bisiacaria Antirazzista come necessità di rispondere all'escalation di atteggiamenti ed espressioni razziste e xenofobe che, in questi ultimi anni, hanno caratterizzato il monfalconese.
Il progetto “Bisiacaria Antirazzista” riprende le idee circolate nelle riunioni e, assieme ai partner proponenti, ma anche a chi in seguito vorrà coinvolgersi, intende sensibilizzare e smuovere i cittadini attraverso diverse azioni che fanno perno sulle “immagini” e “i linguaggi” legati alle persone che, nate in paesi diversi, hanno deciso (forzatamente o meno) di migrare e si trovano ora a vivere, in maniera stabile o solo di passaggio, questi territori. Immagini e linguaggi troppo spesso frutto di mala-politica, stereotipi, disinformazione e paure, che hanno portato ad una vera e propria criminalizzazione delle persone. Immagini e linguaggi che il progetto mira a trasformare in linguaggi nuovi e in una visione basata sull'uguaglianza di tutti come garanzia delle libertà fondamentali, nel rispetto delle diversità.
L'azione che farà da cornice a tutto il progetto sarà la costruzione di una Campagna di comunicazione che userà i volti di cittadini nati in altre città affiancati dalla scritta “BISIACO/A NATO/A a … (Dacca, Fiume, Belgrado, Napoli,...) e un testo che riprenderà la natura meticcia di Monfalcone e l'etimologia della parola “Bisiaco”. Per la costruzione della Campagna verranno realizzate con continuità delle assemblee, attraverso le quali verranno costruiti assieme alcuni momenti pubblici. Tra questi, fin da subito, viene programmata una serata sull'immaginario del confine, tra reale e simbolico, attraverso laproiezione del film “EU 013 – L'ultima frontiera” girato all'interno dei centri di dentenzione per migranti, anche al CIE di Gradisca d'Isonzo. Una parte importante sarà riservata al coinvolgimento delle scuole, sia per la ricerca dei volti della Campagna, ma anche per l'elaborazione dei contenuti, durante i laboratori scolastici, e la diffusione stessa della Campagna.
Nella
ricerca di visioni alternative proponiamo la “
Carta di Lampedusa” come documento da cui muovere ragionamenti ed azioni. La
“Carta di Lampedusa” infatti, scritta ad inizio febbraio 2014 da più di 200 organizzazioni ritrovatesi sull'isola nel cuore del Mediterraneo, è stata proprio il frutto della ricerca di un nuovo linguaggio e vuole trovare concretezza nei territori dove sarà portata e diffusa. Significativo diventa anche il collegamento, non solo simbolico, tra il confine italiano all'estremo sud e quello a nord, bagnati dallo stesso mare.
Tenda per la Pace e i Diritti e Benkadì hanno in passato già gestito progetti all'interno del Piano Territoriale.
Intendono quindi promuovere questa nuova iniziativa all'interno della quale trovano continuità alcune attività già realizzate, come i momenti di informazione e sensibilizzazione, in particolare sulla presenza di CIE e CARA (con riferimento al progetto Intendiamoci, finanziato a Tenda per la Pace e i Diritti dalla Provincia di Gorizia su questo stesso bando negli anni 2010 e 2011) e le attività di educazione interculturale (con riferimento al progetto “Migrazioni: dalle Memorie alle Storie”, finanziato all'ass. Benkadì dalla Provincia di Gorizia su questo stesso bando nell'anno 2011) nelle stesse scuole che saranno coinvolte anche da Bisiacaria Antirazzista.
Il progetto Bisiacaria Antirazzista è realizzato da Tenda per la Pace e i Diritti, Benkadì, Comune di Staranzano e finanziato dalla Provincia di Gorizia all'interno del piano territoriale per l'immigrazione.